Overview
Sai che succede in linea adesso? Quante macchine stanno producendo, quante sono ferme e perché? Senza una vista unica sugli stati macchina (run/idle/guasto), sui cicli reali e su qualche dato di consumo, si finisce a rincorrere i problemi.
Questo use case mostra come collegare le macchine con Machine Link per avere un OEE essenziale e alert utili: niente progetti monstre, ma visibilità pratica per agire prima che i fermi diventino cronici.
Il ruolo di Machine Link
Machine Link raccoglie segnali semplici ma utili (stato, pezzi, cicli, eventuali contatori/consumi) e li normalizza in un modello comune.
In pratica:
- Stati macchina standard (run/idle/alarm) con timestamp chiari.
- Cicli e pezzi per capire ritmo reale e micro-fermi.
- OEE essenziale (Disponibilità × Prestazione × Qualità) per vedere dove si perde valore.
- Alert configurabili (fermo prolungato, calo prestazione, scarti oltre soglia) per intervenire in tempo.
- API/Export verso analytics o data warehouse, se vuoi approfondire.
Vantaggi concreti (per stabilimento e miglioramento continuo)
- Trasparenza immediata: sai cosa sta producendo, dove e con che resa.
- Interventi mirati: i colli di bottiglia emergono e puoi attaccarli con azioni puntuali.
- Riduzione fermi e scarti: con alert sensati, gli stop non “diventano abitudine”.
- Allineamento tra turni: tutti guardano gli stessi numeri, aggiornati e condivisi.
- Base dati per decisioni migliori: quando serve, puoi spingere su analisi più profonde (trend, cause, correlazioni).
Attenzioni (per partire bene)
- Parti snello: collega poche macchine chiave e pochi segnali ben definiti; poi amplia.
- Codici fermo chiari: se i motivi sono confusi, i dati diventano rumore.
- Qualità del conteggio pezzi: verifica dove contare (PLC, bordo macchina, sensore) per evitare sovra/sottoconti.
- Ruoli e adozione: chi riceve l’alert? Entro quanto interviene? Definisci responsabilità semplici.
Dati macchina chiari → azioni rapide → OEE che cresce. Con Machine Link ottieni una vista condivisa sugli impianti, riduci fermi e micro-perdite e costruisci nel tempo una cultura del miglioramento continuo basata su fatti, non su sensazioni.